Prima volta alla Biennale, appuntamento un po’ folle ma molto stimolante e divertente, di persone che da tutto il mondo presentano i loro taccuini di viaggio.
Quest’anno c’era una sezione dedicata al carnet naturalistico e nel mio stand ho presentato i taccuini ripiegati che hanno avuto un grande riscontro tanto che ho venduto più di 100 stampe, impensabile prima di partire. E ne avrei vendute ancora se ne avessi avute di più. Migliaia di visitatori nei tre giorni di mostra hanno preso d’assalto il Polydome di Clermont-Ferrand e ho fatto decine di disegni e dediche a bambini e adulti. Vicini di stand Robin d’Arcy Shillcock artista di origine australiana ma trapiantato in Olanda, davvero simpatico e gentile come anche Alan Johnston. Con loro ho trascorso la maggior parte del tempo discutendo spesso di arte e arte naturalistica sempre sorpresi che anche in Italia ci fosse qualcuno che disegnasse animali.
Eppoi ho conosciuto anche Denis Clavreul uno dei miei artisti preferiti. Insieme agli altri sembravamo un gruppo di amici di vecchia data. Discreto anche il gruppo di italiani, nessuno però “naturalistico”, che si difendono decisamente bene nel contesto generale.