19 -20 marzo. Era un pò di tempo che non andavo al Parco d'Abruzzo (o meglio al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise). Sono fuggito da Roma per sfruttare 2 giorni di bel tempo previsto.
Avrei voluto vedere i camosci ma a causa della neve e del torpore post invernale non sono arrivato in cima. Ma il parco riserva sempre paesaggi appaganti e incontri inaspettati. Mentre dipingevo nella faggeta è comparso un capriolo a pochi metri da me. Ha continuato circospetto per la sua strada senza accorgersi minimamente della mia presenza. La sensazione di essere parte dell'ambiente è così rara che è bellissimo tornare a provarla.
E fa sempre un certo effetto scorgere le impronte dell'orso fresche sul sentiero. Sono lì a ricordarti che il parco è ben frequentato che io sono ospite, per questi due giorni, del suo mondo.
Una cosa da fare: salire da soli verso il Monte Amaro con il fantastico panorama della Val Fondillo sottostante e della Camosciara innevata difronte ascoltando la colonna sonora del film "Into the wild" di Eddie Vedder.
ma quanto te la comandi con le faggete????
ReplyDeleteCiao ciao,
Alebelo
Ciao Ale,
ReplyDeleteche vuoi farci è il richiamo della faggeta a cui non so resistere!
quelle faggete sono un posto magico, davvero. e poi con "quella" colonna sonora !!!
ReplyDeleteComplimenti per tutti i bellissimi disegni che ci sono in questo blog. mi sono perso in giro tra animali, piante e fiori ... che bello !!!